Descrizione
Un romanzo di formazione (il solco è quello di Hesse, Salinger, Kerouac) a metà strada tra il reportage giornalistico e lo “scandaglio” interiore.
Mimo è “eroe” (come l’Ulisse di Omero o il Tramaglino di Manzoni) di un’epoca che cerca di uscire dai “buchi neri” della Storia.
Emerge la figura del protagonista da intendersi come una maschera popolare, pagana oppure greca, indossata tra gli altri da Jodorowskj o De Filippo.
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